Green Building Council Italia (GBC Italia), associazione senza scopo di lucro operante nel segmento dell'edilizia sostenibile, promuove il progetto BuildingLife, una tabella di marcia per rendere le nostre città più sostenibili
Come ben noto, con l'Accordo di Parigi del 2015 è stato fissato l'obiettivo di mantenere l'aumento della temperatura media globale ben al di sotto di 2°C rispetto ai livelli preindustriali, puntando a limitare tale aumento a 1,5°C. In linea con questo impegno, l'Unione Europea ha stabilito di intraprendere la strada verso "un'economia prospera, moderna, competitiva e climaticamente neutra" entro il 2050, delineando una strategia di decarbonizzazione a lungo termine e chiedendo agli stati membri di definire i propri piani nazionali di recepimento e attuazione.
Dal Sesto Rapporto di Valutazione dell'IPCC, pubblicato a marzo 2023, emerge che l'attuale aumento della temperatura media globale ha raggiunto 1,1°C. Gli effetti sono già tangibili, con eventi meteorologici estremi sempre più frequenti ed intensi che mettono a rischio la salute umana e gli ecosistemi. Per garantire un futuro sostenibile e vivibile per tutti e contenere il riscaldamento globale è quindi pressante la necessità di un'azione accelerata di adattamento ai cambiamenti climatici e l'attuazione di misure ambiziose per ridurre drasticamente e velocemente le emissioni di gas serra in tutti i settori.
In questo contesto si inserisce l'azione del World Green Building Council con la sua strategia "Sustainable buildings for everyone, everywhere". L'azione per il clima è infatti uno dei tre pilastri alla base della visione del WGBC, mirando a promuovere la totale decarbonizzazione degli edifici ad oggi responsabili del 39% delle emissioni globali.
Per guidare tale cambiamento, il progetto #BuildingLife della Rete Regionale Europea del World GBC ha visto all'opera dieci Green Building Council nella stesura di roadmap a livello europeo e nazionale volte ad accelerare la transizione ecologica della filiera edilizia ed immobiliare, coinvolgendo in modo sinergico sia il settore pubblico che quello privato. Il progetto intende sensibilizzare verso un approccio "Whole Life Carbon", che prende in considerazione non solo le emissioni legate ai consumi di energia operativi, ma anche l'impatto ambientale associato al carbonio incorporato durante l'intero ciclo di vita di un edificio.
La roadmap nazionale sviluppata da GBC Italia propone una tabella di marcia per la decarbonizzazione dell'ambiente costruito. Il documento, presentato a dicembre 2022, è frutto del lavoro di diversi gruppi di lavoro tecnici, forum di discussione e consultazione del mercato. Il testo riparte dagli obiettivi d'indirizzo espressi nei manifesti dell'associazione, riprendendo in particolare la visione del Manifesto per COP26 secondo cui "Ogni cittadino in Italia vive e partecipa ad un ambiente costruito totalmente decarbonizzato, circolare, inclusivo, salubre e resiliente che favorisce un'elevata qualità di vita". Il documento principale della roadmap, intitolato "Decarbonizzare il ciclo di vita dell'ambiente costruito. Roadmap italiana per raggiungere gli obiettivi climatici al 2050", detta quindi tempi e modi di un percorso specificatamente sviluppato per il contesto italiano. L'approccio è sistemico con il coinvolgimento e la sinergia di tutti gli attori della filiera, al fine di azzerare le emissioni lungo l'intero ciclo di vita degli edifici, integrando e promuovendo i progressi scientifici e tecnologici della ricerca e del mercato.
Quattro allegati tecnici sono stati sviluppati con lo scopo di fornire un inquadramento delle politiche e delle strategie di decarbonizzazione a livello nazione e nei diversi settori, identificare le migliori pratiche e soluzioni tecnologiche per ridurre le emissioni operative, delineare le barriere e le soluzioni per il supporto finanziario, ed infine, proporre una metodologia nazionale per la contabilizzazione delle emissioni incorporate nel ciclo di vita degli edifici.
I 53 obiettivi della tabella di marcia sono suddivisi in tre aree prioritarie:
a) decarbonizzazione degli edifici, affrontando temi quali la riduzione di consumi energetici, la contabilizzazione delle emissioni del ciclo di vita degli edifici, l'approvvigionamento energetico termico ed elettrico;
b) circolarità per il settore delle costruzioni, mettendo in luce gli aspetti relativi a gestione dei rifiuti di costruzione e demolizione, flessibilità e decostruzione a fine vita, passaporto dei materiali e degli edifici, filiere di prodotti e componenti circolari;
c) qualità e resilienza delle città, facendo emergere tematiche quali cantieri a zero emissioni, comunità energetiche, mobilità sostenibile, infrastrutture verdi ed idriche.
Gli obiettivi sono organizzati secondo una scansione temporale di tappe intermedie nel 2025, 2030, 2040, 2050. Le prime fasi contano un numero consistente di obiettivi che mirano a gettare le basi del percorso, includendo attività quali la definizione di piani, linee guida, strumenti e metodi, ma anche l'avvio di attività di formazione e sensibilizzazione, per passare poi alle fasi di implementazione e rodaggio con misure specifiche.
Rivolgendosi a sei diverse categorie di stakeholder - governo centrale e pubbliche amministrazioni; sviluppatori immobiliari; professionisti, consulenti e imprese di costruzione; produttori di materiali e componenti; settore dei servizi e reti di energia; settore finanziario privato -, sono state individuate le azioni specifiche da compiere per portare il contributo di ciascuna di esse agli obiettivi della roadmap.
La strada tracciata dalla roadmap è il punto di partenza con cui andare a instaurare un proficuo dialogo con gli organi politici nazionali e a costruire il sostegno della filiera. Il raggiungimento degli obiettivi presuppone infatti la collaborazione e il coinvolgimento di tutti gli attori del settore, ciascuno con il proprio ruolo.
Un percorso così ambizioso necessita di programmi di attuazione a livello locale in grado di fare da volano all'implementazione, promuovendo lo scambio di esperienze e conoscenze, oltre ad andare a misurare i risultati e monitorare in maniera trasparente i progressi. In questa direzione va il Net Zero Carbon Buildings (NZCB) Commitment, sviluppato all'interno del programma Advancing Net Zero (ANZ) del World GBC e lanciato in Italia il 25 maggio. Si tratta di uno strumento pensato per riconoscere e promuovere azioni avanzate da parte di aziende, organizzazioni private, città e governi locali che si impegnano per l'azzeramento delle emissioni nette al 2030, ispirando altri a intraprendere azioni simili. Con la sottoscrizione del NZCB Commitment, i firmatari sono chiamati a definire per il proprio patrimonio immobiliare un piano di misure localmente rilevanti, flessibili e praticabili, mettendo in atto cinque azioni chiave:
- impegnarsi a ridurre e compensare le emissioni di carbonio operative ed incorporate degli edifici sotto controllo diretto entro il 2030 definendo una strategia su misura;
- divulgare annualmente i dati del proprio patrimonio immobiliare in termini di domanda di energia ed emissioni di carbonio operative e incorporate nell'intero ciclo di vita;
- agire secondo la propria roadmap per ottenere la massima riduzione delle emissioni operative e incorporate inizialmente e durante l'intero ciclo di vita;
- verificare i progressi e i risultati conseguiti all'interno della propria strategia tramite verifiche di terza parte;
- sostenere una più ampia azione di leadership per supportare l'avanzamento degli edifici a zero emissioni nette, la trasformazione del mercato e la transizione verso un ambiente costruito a zero emissioni nette.
Alla luce delle ragioni ed obiettivi per un'accelerazione della decarbonizzazione dell'ambiente costruito, il NZCB Commitment fornisce quindi una risposta a come procedere per l'attuazione seguendo la massima "think globally, act locally".