"L'atto approvato ieri dal Governo, che recepisce la direttiva europea per ridurre la plastica monouso, rappresenta un'occasione persa per l'Italia, proprio nei giorni in cui a livello globale, prima a Roma e poi a Glasgow, i temi legati alla sostenibilità si sono affermati come la priorità assoluta per i leader mondiali
Sorprende, in particolare, che le deroghe già previste per le bioplastiche non vengano estese anche alle plastiche riciclate, che costituiscono il cuore propulsore dell'economia circolare.
La Direttiva europea 'single use plastics' ha infatti il merito di introdurre nell'ordinamento comunitario il contenuto minimo obbligatorio di plastica riciclata (25% al 2025 e 30% al 2030 limitatamente ai contenitori per liquidi alimentari con capacità fino a tre litri). Avremmo quindi auspicato che nel recepimento della direttiva europea il Governo prevedesse ulteriori incentivi per la materia plastica riciclata. In questo modo l'Italia avrebbe perseguito a tutti gli effetti l'obiettivo della circolarità delle materie plastiche, che sappiamo essere obiettivo strutturale della Direttiva.
Occorre inoltre ricordare come secondo il Regolamento europeo sulla "Tassonomia Verde", il riciclo meccanico sia considerato il processo più sostenibile per il trattamento delle materie plastiche, poiché per ogni tonnellata di materia plastica riciclata si risparmiano 1,9 tonnellate di petrolio, si riducono le emissioni di CO2 di 1,4 di tonnellate, nonché quantità ingenti di energia elettrica. Temiamo quindi che l'Italia stia rinunciando ad alcune leve fondamentali per puntare davvero sull'economia circolare e sulla sostenibilità ambientale, quali ad esempio il credito d'imposta per le aziende che operano nel riciclo meccanico della plastica".
Lo dichiara in una nota il Presidente di Assorimap, Walter Regis.