La Convenzione “Energia elettrica 17” per rispondere ai fabbisogni ordinari e l’Accordo quadro “Energia elettrica 2” per garantire condizioni migliorative rispetto al “Servizio di salvaguardia”
Consip ha bandito due gare per rinnovare l’offerta alle PA di strumenti di acquisto sull’energia elettrica, per un totale – compresi gli eventuali incrementi contrattuali – di circa 19 Terawattora (TWh), pari alla quasi totalità della domanda pubblica Italiana annuale di elettricità (ca. 19,6 TWh, fonte Terna).
· La Convenzione “Energia Elettrica 17” è suddivisa in 16 lotti geografici più il lotto “Italia”, per un valore stimato a base d’asta di oltre 2,1 miliardi di euro.
· L’Accordo quadro “Energia Elettrica 2” è suddiviso in 7 lotti geografici, per un valore stimato a base d’asta di 305 milioni di euro.
La convenzione – che avrà una durata di 12 mesi – offre alle PA la possibilità di scegliere tra fornitura a prezzo fisso (per una durata fino a 18 mesi) o a prezzo variabile (aggiornato mensilmente in base ai prezzi rilevati nella borsa elettrica italiana).
Le amministrazioni potranno quindi usufruire della più grande negoziazione di energia elettrica d'Italia riservata alle PA, con procedure di acquisto completamente smaterializzate. Avranno inoltre la garanzia di utilizzare un contratto con prezzi e condizioni prestabilite e trasparenti, verificate anche attraverso ispezioni per rilevare la conformità delle prestazioni contrattuali.
Caratteristica della convenzione è la presenza del lotto “Italia” – riservato alle PA con diversi “punti di prelievo” dislocati sul territorio e consumi rilevanti – per consentire di gestire la fornitura con un unico contratto, tramite un singolo interlocutore dedicato.
L’Accordo quadro, giunto alla seconda edizione, risponde invece alle esigenze delle PA che non accedono alle convenzioni Consip – o perché valutate come rischiose dagli operatori economici sotto il profilo dell’affidabilità nei pagamenti o perché non possono procedere all’acquisto per esaurimento della disponibilità – per le quali, quasi sempre, l’unica alternativa è il “Servizio di Salvaguardia”, che comporta un notevole aggravio economico (dal 10% a oltre il 30% rispetto al prezzo delle convenzioni Consip in funzione della localizzazione delle utenze).
L’adesione all’Accordo quadro Consip rappresenta, dunque, un’alternativa al “Servizio di salvaguardia”, garantendo un prezzo più vantaggioso dell’energia elettrica in quanto aggiudicato a ribasso sulle condizioni vigenti in quest’ultimo.
Tali vantaggi sono evidenti già nella prima edizione dell’Accordo quadro – che sarà attivo fino al 20 settembre 2019 – attraverso cui le PA possono ottenere un consistente risparmio economico sulla “quota energia”, passando dall’attuale spread rispetto al Prezzo Unico Nazionale (PUN) previsto dal “Servizio di Salvaguardia” pari a 12-16 Euro/MWh (in base alle zone geografiche) a quello di circa 3,5 Euro/MWh offerto dall’attuale fornitore dell’Accordo quadro.